Mutui, com’è la situazione in Italia nel 2023?

L’attuale situazione economica e geopolitica, a livello globale, ha delle ripercussioni sull’accesso al credito da parte degli italiani? Parrebbe proprio di sì, stando agli ultimi dati emersi dal Sistema di Informazioni Creditizie EURISC.

Importo medio a 144.162 euro

Per quanto riguarda i muti, si scopre che l’importo medio richiesto in Italia ammonta a 144.162 euro. Nell’80% dei casi, ovvero 8 richieste su 10, si opta per piani di rimborso che superano i 15 anni. La distribuzione delle richieste è influenzata dall’età dei richiedenti, con il 60,9% delle domande proveniente dalla fascia d’età compresa tra i 25 e i 44 anni, mentre il 33,4% è rappresentato da persone tra i 45 e i 64 anni. 

Sul fronte dell’andamento delle richieste, nel corso dei primi nove mesi dell’anno si è verificato un trend negativo nella domanda di mutui da parte delle famiglie, con una contrazione del 19,4%. Tuttavia, a partire dal mese di settembre, si sono manifestati segnali di ripresa che hanno portato a una riduzione meno marcata, pari al 9,2%, rispetto al periodo precedente.
Un’ulteriore suddivisione mostra che a giugno il fenomeno delle surroghe ha registrato una diminuzione del 17,3%, mentre i nuovi mutui erogati si sono contratti del 24,9%.

Sostenibilità del credito

Inoltre, nei primi nove mesi dell’anno, l’importo medio richiesto per i mutui è rimasto pressoché stabile, con una variazione dell’0,3%, per un valore totale di 144.162 euro. Tuttavia, nel solo mese di settembre, si è osservato un incremento dell’1,2%.

Simone Capecchi, Executive Director di CRIF, ha sottolineato che negli ultimi mesi le richieste di finanziamento per le famiglie italiane hanno subito un rallentamento dovuto all’inflazione e al contesto geopolitico. Pertanto, nei prossimi mesi, una delle sfide cruciali per le banche sarà quella di garantire la sostenibilità e la qualità del credito.

Importi richiesti e tempi di rimborso

Riguardo alla distribuzione per fasce di importo, nei primi nove mesi del 2023, le richieste di mutuo per importi compresi tra 100.000 e 150.000 euro sono rimaste la soluzione preferita, rappresentando il 29,6% del totale. La classe di importo compresa tra 150.000 e 300.000 euro è stata scelta nel 25,9% dei casi, mentre quasi il 40% delle richieste riguarda importi inferiori a 100.000 euro, e solo il 5,1% supera i 300.000 euro.

Da queste cifre emerge che la maggioranza delle famiglie italiane preferisce piani di rimborso dilazionati nel tempo, evitando di gravare eccessivamente sul bilancio familiare. La richiesta di mutui immobiliari rappresenta una parte significativa del panorama finanziario italiano, ma il suo andamento è strettamente correlato a vari fattori economici e sociali.