La regolazione della temperatura con l’aria condizionata canalizzata: sistemi e zone

L’aria condizionata canalizzata è un tipo di sistema di climatizzazione efficiente e versatile che offre comfort e temperatura personalizzata in ogni ambiente di casa.

In questo caso l’aria trattata viene distribuita in tutte le stanze attraverso un sistema di tubature nascosti nel controsoffitto e delle apposite bocchette, il che garantisce un’estetica “pulita” e dal design moderno.

In particolare oggi ci soffermeremo sui sistemi e le zone di regolazione della temperatura che l’aria condizionata canalizzata offre, individuando aspetti utili sia per la scelta che per l’utilizzo ottimale di questo sistema.

Sistemi di regolazione

Esistono due sistemi principali per la regolazione della temperatura con l’aria condizionata canalizzata, il sistema centralizzato e quello a zone.

1. Sistema centralizzato:

In questo caso c’è un unico termostato che controlla la temperatura di tutta la casa. Quando l’impianto è acceso, la tamperatura impostata vale per tutte le stanze dell’appartamento. È un sistema semplice da utilizzare, ma che non offre grandi possibilità di personalizzazione. Va bene sia per abitazioni grandi che di piccole dimensioni o con esigenze di comfort non particolari.

2. Sistema a zone:

Qui abbiamo dei termostati indipendenti in ogni zona, che regolano la temperatura specifica. È un sistema che garantisce maggior comfort e personalizzazione, considerando ad esempio che è possibile stabilire una temperatura per la zona giorno e un’altra per la zona notte. Alla stessa maniera è possibile climatizzare solo una parte dell’appartamento e non l’altra, così da avere anche un risparmio energetico

Le zone di regolazione

Per zone di regolazione si intendono delle aree separate dell’appartamento, la cui temperatura può essere controllate individualmente con un termostato dedicato. La suddivisione in zone offre i seguenti vantaggi:

  • Maggior comfort: È possibile adattare la temperatura alle esigenze specifiche di ogni ambiente o momento della giornata.
  • Risparmio energetico: Si possono climatizzare solo le zone utilizzate (ad esempio solo le camere da letto durante la notte), evitando sprechi di energia.
  • Maggiore controllo: Si riesce a regolare la temperatura in modo più preciso, anche da remoto, così da trovare già la temperatura ideale al proprio rientro.

Di seguito alcuni esempi di zone di regolazione:

  • Zona giorno (salone, cucina, sala da pranzo)
  • Zona notte (camere da letto)
  • Bagni
  • Studio
  • Taverna

Risparmio energetico con il sistema a zone

L’utilizzo di un sistema a zone per la regolazione della temperatura con l’aria condizionata canalizzata può portare ad un significativo risparmio energetico.

Questo sistema consente, come evidenziato in precedenza, di climatizzare solo le zone della casa effettivamente utilizzate, evitando di sprecare energia in ambienti vuoti o momentaneamente inutilizzati.

Secondo diversi studi, il risparmio energetico ottenibile con un sistema a zone può variare dal 20% al 40%.

In particolare, la percentale di risparmio dipende da diversi fattori, tra cui:

  • Dimensione della casa: Più è grande la casa, maggiore è il potenziale risparmio.
  • Numero di zone: Più zone sono presenti, maggiore è la possibilità di controllare e ottimizzare il consumo energetico.
  • Efficienza energetica dell’impianto: Un impianto ad alta efficienza energetica consentirà di massimizzare il risparmio.
  • Abitudini di utilizzo: Se si climatizzano solo le zone di casa utilizzate al momento (ad esempio zona giorno o notte) e si spegne l’impianto quando non è necessario, il risparmio sarà maggiore.

In breve

L’aria condizionata canalizzata con sistema a zone è una soluzione efficiente per la climatizzazione dell’intera casa.

La scelta del sistema di regolazione e la suddivisione in zone dipendono dalle esigenze specifiche di ogni abitazione, e rappresentano anche un’ottima opportunità di risparmio energetico.

Per informazioni più approfondite per un utilizzo ottimale di questo tipo di impianto, si consiglia di consultare una aziende del settore.

Insegna per l’interno di un ristorante: idee creative

L’insegna da interni è uno dei primi elementi che gli ospiti vedono quando entrano in un ristorante. È quindi importante che sia ben progettata e attraente, in modo da catturare l’attenzione e invitare gli ospiti a fermarsi.

Oggi la scelta in commercio è davvero ampia, e ci sono idee creative davvero carine per attività di ristorazione di ogni tipo. Tali soluzioni, che elencheremo di seguito, sono progettate per coinvolgere gli ospiti e creare un’atmosfera più particolare.

Insegne luminose

Le insegne luminose sono un classico per i ristoranti. Sono disponibili in una varietà di stili e dimensioni, e possono essere utilizzate per creare un’atmosfera elegante o vivace in base alle preferenze.

Per un ristorante elegante, potresti optare per un’insegna luminosa con un design minimalista. Ad esempio, puoi utilizzare un’insegna con il nome del locale scritto in caratteri grandi e chiari, o un’insegna con un motivo geometrico semplice.

Per un ristorante più informale, puoi scegliere un’insegna luminosa con colori vivaci e forme astratte. Ad esempio, puoi utilizzare un’insegna con il nome del ristorante scritto in caratteri colorati, o un’insegna con un motivo geometrico più complesso.

Insegne al neon LED

Le insegne al neon LED sono un’altra idea da considerare per ristoranti, bar e attività di ristorazione in generale. Sono disponibili in una ampia varietà di colori e stili, e possono essere utilizzate per creare un’atmosfera moderna e alla moda.

Le insegne al neon LED sono anche molto efficienti dal punto di vista energetico, il che le rende un’ottima scelta per quelle attività commerciali che vogliono ottimizzare i costi. Tra l’altro sono anche facili da trasportare e installare, e non richiedono alcun tipo di manutenzione.

Insegne multimediali

Le insegne multimediali sono un’opzione più avanzata che può essere utilizzata per creare un’esperienza interattiva per gli ospiti. Queste insegne possono utilizzare immagini, video, audio e persino la realtà virtuale per coinvolgere i clienti e promuovere il ristorante o i prodotti nel menu.

Queste insegne sono un’ottima scelta per i ristoranti che vogliono distinguersi dalla concorrenza e offrire ai loro ospiti un’esperienza particolare. Ad esempio, potresti sfruttare un’insegna multimediale con un video che mostra i tuoi piatti più famosi, o un’esperienza di realtà virtuale che permette agli ospiti di vedere i cuochi in cucina.

Insegne personalizzate

Se stai cercando un’insegna che sia unica e particolare, puoi valutare l’idea di prendere un’insegna personalizzata. Questo tipo di insegna può essere progettata su misura per il tuo ristorante, in modo da riflettere la tua personalità ed il tuo stile.

In questo caso, puoi lavorare con un designer professionista per creare un’insegna che sia davvero speciale. Potresti pensare di inserirvi il logo del tuo ristorante, o creare direttamente un’insegna personalizzata con un motivo che rappresenti la tua cucina.

Insegne interattive

Le insegne interattive sono un modo divertente e coinvolgente per attirare l’attenzione degli ospiti. Queste insegne possono utilizzare sensori o altre tecnologie per interagire con gli ospiti, ad esempio invitandoli a giocare o a scattare foto.

Le insegne interattive sono un’ottima scelta per i ristoranti che vogliono creare un’esperienza coinvolgente che stupisca realmente i clienti. Ad esempio, potresti pensare ad un’insegna interattiva che permetta agli ospiti di giocare a un quiz sul tuo ristorante, oppure una che permetta agli ospiti di scattare foto con il tuo logo in bella mostra.

Insegne temporanee

Se stai organizzando un evento speciale, puoi utilizzare un’insegna temporanea per promuoverlo. Questo tipo di insegna può essere utilizzata per attirare l’attenzione degli ospiti e invitarli a partecipare all’evento.

Le insegne temporanee sono un modo economico e facile per promuovere eventi speciali. Divertiti a creare un’insegna temporanea con il logo o il nome dell’evento, oppure una con un motivo che lo rappresenta.

Conclusione

Queste sono solo alcune idee creative che puoi adottare se scegli di far installare una insegna da interno nel tuo ristorante. Scegliendo l’insegna giusta, potrai creare un’atmosfera più carina e coinvolgere gli ospiti, così modo da aumentare le probabilità che tornino e soprattutto che parlino del tuo locale.

Vasca idromassaggio da giardino: ci avevi pensato?

Hai mai sentito parlare di vasca idromassaggio da giardino? Si tratta di un elemento che sta diventando sempre più apprezzato e richiesto dagli amanti del benessere e della vita all’aria aperta.

Se ti fa piacere approfondire, di seguito parleremo delle principali caratteristiche tecniche, l’installazione e la manutenzione, i benefici per la salute e tutti i consigli utili per l’acquisto di una vasca idromassaggio da giardino.

Caratteristiche tecniche

Prima di acquistare una vasca idromassaggio da esterni, è importante prendere in considerazione alcune caratteristiche tecniche.

Innanzitutto le dimensioni della vasca devono essere adatte allo spazio disponibile nel giardino, dunque valuta spazi e dimensioni per prima cosa.

Inoltre, è importante decidere a priori il numero di posti di cui abbiamo bisogno (poteste voler utilizzare la vasca solo in coppia o anche con gli amici) e il tipo di materiale da noi preferito. Le vasche idromassaggio da giardino possono essere realizzate in vari materiali, tra cui legno, acrilico e PVC.

Ogni materiale ha le sue caratteristiche. Il legno è esteticamente piacevole, ma richiede una maggiore manutenzione. L’acrilico è resistente e facile da pulire, ma può essere più costoso. Il PVC è molto leggero, ma meno resistente agli agenti atmosferici rispetto ad altri materiali.

Inoltre, è possibile scegliere tra diverse serie di accessori, come le luci LED per creare un’atmosfera romantica, gli altoparlanti Bluetooth per ascoltare la musica e i getti d’acqua per massaggiare specifiche parti del corpo.

Installazione e manutenzione

L’installazione di una piscina jacuzzi da esterno richiede qualche ora di lavoro. Prima di tutto, è necessario preparare la base su cui verrà installata la vasca. È importante che la base sia solida e livellata, in modo che la vasca possa essere stabile e sicura.

Inoltre, è necessario installare una linea elettrica in giardino per far funzionare la vasca. La maggior parte delle vasche idromassaggio richiede una presa di corrente a 220V, che deve essere installata da un elettricista professionista.

Per quanto riguarda la manutenzione, è importante pulire regolarmente la vasca e sostituire l’acqua periodicamente. Inoltre, è necessario controllare il sistema di filtraggio dell’acqua e sostituire i filtri quando necessario.

Benefici per la salute

L’utilizzo regolare della vasca idromassaggio da giardino può portare numerosi benefici per la salute.

Innanzitutto, l’idromassaggio aiuta a ridurre lo stress e l’ansia, grazie alla stimolazione del sistema nervoso simpatico. Inoltre, l’acqua calda aiuta a migliorare la circolazione sanguigna, ridurre la pressione arteriosa e alleviare il dolore muscolare.

Tra l’altro, l’immersione in acqua calda può aiutare a rilassare i muscoli e migliorare la flessibilità articolare, dato che il calore è analgesico. Infine, l’idromassaggio può aiutare a migliorare la qualità del sonno, favorendo il rilassamento e la riduzione dello stress.

Consigli per l’acquisto

Prima di acquistare una vasca idromassaggio da giardino, è importante prendere in considerazione le proprie esigenze e aspettative.

Bisogna scegliere una vasca che sia adatta alle dimensioni del giardino e che abbia il numero di posti desiderati, oltre chiaramente alle funzioni pensate per il benessere.

Inoltre è importante scegliere una vasca di qualità, realizzata con materiali resistenti e durevoli: sul mercato esistono diverse opzioni per personalizzare la propria vasca.

Conclusioni

In conclusione, la vasca idromassaggio da giardino è un elemento che può portare numerosi benefici per il relax e il benessere, rendendo al tempo stesso più invitante lo spazio esterno.

Prima di optare per un modello in particolare, è importante prendere in considerazione le sue caratteristiche tecniche e gli optional per un relax totale.

Ricorda che si tratta di una scelta molto personale e che non esiste a priori una vasca migliore dell’altra, ma esistono vasche che più delle altre si adattano alle tue esigenze.

L’asciugamani elettrico perfetto per la tua attività

Un’esigenza di qualsiasi gestore di locale, commerciante o direttore d’albergo, è fare in modo che il cliente possa sentirsi sempre perfettamente a proprio agio quando si trova all’interno delle strutture da lui gestite. In particolar modo i servizi igienici rappresentano uno degli ambienti più delicati nei quali l’igiene ed il comfort sono assolutamente prioritari per una gestione accurata e di successo. Garantire massimo benessere e senso di pulizia è infatti di fondamentale importanza, ed è per questo che si cerca sempre di adottare tutte quelle soluzioni in grado migliorare l’esperienza del cliente e farlo sentire un po’ come a casa sua, certamente a suo agio. Uno dei dispositivi che forniscono un validissimo aiuto a coloro che hanno il compito di garantire igiene e benessere ai clienti, anche all’interno dei servizi igienici, è l’asciugamani elettrico Mediclinics. Questo potente dispositivo, dal design accattivante ed elegante, è in grado di asciugare completamente le mani in pochissimi secondi regalando quella sensazione di morbidezza sulla pelle che soltanto un’asciugatura perfetta è in grado di regalare.

L’intensità del getto è comunque regolabile e,  grazie anche all’assenza di una resistenza, il dispositivo consente di ridurre notevolmente i consumi. Stiamo parlando di un prodotto che garantisce assolutamente l’incolumità dei fruitori, in quanto non è importato dai mercati asiatici bensì viene interamente realizzato in Europa, e per questo motivo risponde perfettamente a tutti gli standard di sicurezza previsti dalla normativa vigente. È un prodotto dal design innovativo ed elegante, destinato ad ambienti ricercati in cui il benessere ed il comfort del cliente vengono prima di ogni altra cosa. Si tratta proprio di una di quelle soluzioni in grado di far percepire al cliente tutto l’interesse che la struttura che ne fa uso ha nei suoi confronti, migliorando così anche la percezione del cliente nei confronti della struttura.

I vantaggi dei laser industriali oggi

Dopo la sua scoperta avvenuta nel 1960, il laser (acronimo di Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation) iniziò ad essere applicato all’interno di vari processi industriali. All’inizio, i sistemi laser erano automatizzati e destinati a svolgere attività quali fori nelle pale delle turbine, taglio e perforazione dei diamanti, saldature di vario tipo, taglio di circuiti ibridi e incisioni di parti delicate di cuscinetti e ingranaggi, le quali mostrano informazioni sulle aree lucidate e temprate degli utensili.

Bassi costi e lavorazione più rapida

Il laser, che già offriva vantaggi quali flessibilità, velocità e adattabilità rispetto ad altri metodi convenzionali, gode attualmente di un vantaggio in più: il suo basso costo. Queste caratteristiche rendono il laser un sistema sempre più integrato nei processi industriali contemporanei.

Alcune delle applicazioni che si sono evolute maggiormente nell’ambito dei laser industriali (per creare forme laboriose come loghi e testi alfanumerici) sono state l’incisione, la marcatura e la testurizzazione, tecniche di saldatura più complesse, foratura e taglio, con molta più precisione e libertà di movimento rispetto il passato. In questo caso il materiale su cui lavorare viene adagiato su di una superficie adatta ed il laser si muove in base alle coordinate impostate in base al tipo di lavorazione che si desidera apportare, il che consente l’accesso ad aree difficili da individuare.

Applicazioni tipiche del taglio laser

La maggior parte dei metalli, delle plastiche e delle ceramiche possono essere incise al laser, prima e dopo qualsiasi tipo di trattamento termico o superficiale: vetro, resine epossidiche, compositi, legno, carta, gomma e materiali sintetici, compresi i materiali inerti.

Le applicazioni più comuni riguardano componenti meccanici di precisione, componenti ottici, tagli di pellicole sottili, strumenti medici, impianti, taglio di caschi per motociclette, targhe automobilistiche, identificatori, articoli elettronici, lame di coltelli, stoviglie, coltelli, circuiti integrati, connettori, tastiere e ogni tipo di pezzo con aree difficili da raggiungere.

Come preservare il badge personale da smarrimento e segni di usura?

Un portabadge è un accessorio che viene impiegato da personale di aziende, grandi uffici e negozi o da chiunque necessiti di utilizzare il badge per poter accedere ai locali nei quali l’attività lavorativa viene svolta. Un portabadge dunque, è un cordoncino con all’estremità un astuccio in plastica che ha il compito di custodire il badge personale. Molti direttamente ritengono tale accessorio un capo di moda, e lo sfoggiano anche al di fuori delle attività lavorative.

I porta badge di Cotini srl

Esistono per questo motivo differenti tipologie di cordoncini, i quali sono genericamente ben visibili grazie ai loro colori appariscenti, e che consentono di poter portare il badge personale al collo senza il pericolo che questo possa andare smarrito o dimenticato a casa o in auto. Sullo shop online di Cotini srl è possibile trovare dei bellissimi cordoncini per portabadge, acquistabili in lotti da 10 pezzi e disponibili in tantissime colorazioni differenti.

I cordoncini che Cotini srl propone sono infatti disponibili nelle colorazioni arancione, turchese, giallo, rosso, nero, verde, rosa, blu, e arancione. Sono realizzati in nylon e sono lunghi in totale 50 cm.

Un rifugio sicuro per il tuo badge

Questi, abbinati ai porta badge in plastica con asola, consentono di custodire in maniera efficace il proprio badge personale preservandolo da eventuali danneggiamenti accidentali come quelli che possono capitare conservandolo sempre all’interno del portafogli. Qui è Infatti possibile che il badge possa danneggiarsi strusciando continuamente sugli altri o che questi possa smagnetizzarsi per un motivo qualsiasi. Meglio dunque custodirlo all’interno di un astuccio sicuro e isolato che consente di individuarlo rapidamente quando si necessita di utilizzarlo così da avere la certezza di poter sempre accedere ai locali all’interno dei quali si svolge l’attività lavorativa.

È disponibile infine la spedizione gratuita della merce per ordini di importo complessivo superiore ai €100

Leon Louis:  creazioni di qualità dal design innovativo

Chi veste Leon Louis conosce bene l’esigenza di vestire in maniera adeguata a quello che è il proprio stile di vita e alla personalità di ciascuno di noi, la quale è importante che riesca a trasparire già da ciò che si indossa. Portare dei capi d’abbigliamento così particolari e ricercati mette ognuno nelle condizioni di poter vestire esattamente nella maniera desiderata e con lo stile che più si sente proprio: questo è il concept che sin dal 2010, anno in cui i prodotti Leon Louis sono arrivati sul mercato, accompagna questo importante brand che vive una crescita costante grazie a creazioni che rappresentano il frutto di una ricerca costante e meticolosa per quel che riguarda il design ed i materiali impiegati. Proprio da questa assoluta attenzione verso anche il più piccolo dei dettagli nascono le creazioni Leon Louis, oggi apprezzate in tutto il mondo e che consentono a tutti di poter vestire nella maniera desiderata tenendo sempre alto il nome della qualità e delle forme geniali.

Su revolutionconceptstore.it puoi trovare tantissime proposte circa le bellissime creazioni Leon Louis: dai pantaloni ai bermuda, dai giubbini alle tuniche passando per i jeans, qui avrai la possibilità di visionare tantissimi articoli e di comprenderne meglio ogni sfumatura grazie all’esauriente galleria fotografica che accompagna ogni prodotto. Individuato l’articolo di tuo interesse e selezionata la tua taglia, potrai aggiungerlo facilmente al carrello con un solo clic e procedere al pagamento (tramite Paypal o contrassegno), così da ricevere la merce direttamente a casa entro un paio di giorni lavorativi. Vestire in maniera creativa ed elegante allo stesso tempo non è mai stato così semplice grazie a revolutionconceptstore.it, e ricorda di sfruttare anche gli appositi filtri di ricerca così da andare a visualizzare esclusivamente i prodotti che sono realmente in grado di soddisfare i tuoi desideri.

Casa: mercato affitti bloccato, 11% abitazioni inutilizzate

In Italia, il 57% delle abitazioni è di proprietà e utilizzato come prima abitazione. Nel 2023, nonostante le oltre 700.000 richieste di locazione, circa l’11% delle abitazioni rimane non utilizzato o non concesso in locazione, creando un mercato degli affitti non tanto saturo quanto bloccato.
Insieme all’accresciuta dimensione del mercato degli affitti brevi, ciò rende sempre più difficile l’individuazione di soluzioni abitative in locazione a medio-lungo termine.

Il tutto comporta una sostanziale scarsità di offerta, che unita all’aumento generale dei prezzi degli ultimi due anni ha determinato un aumento dei canoni di locazione paria al +2,1% nel 2023.
Emerge dalla prima edizione dell’Osservatorio Affitti 2023, condotto da Nomisma per conto di CRIF e in collaborazione con Confabitare.

La sfida di far coincidere domanda e offerta

Arriva al 30% la quota dei proprietari non disposti a concedere in locazione le proprie abitazioni. Quota che scende al 15% per chi dichiara di possedere 3 o più abitazioni oltre quella di residenza.
Escludendo chi non ha mai concesso in locazione immobili di proprietà, vi è poi un’ulteriore quota (circa il 10%) che dichiara di aver affittato in passato una o più abitazioni di proprietà, ma di non averne più intenzione.
Fra questi quasi il 40% ha avuto esperienze negative (sfratti, ingiunzioni di pagamento, mancati pagamenti) che li ha fatti desistere.

Ciononostante, attualmente la metà dei proprietari di immobili ‘extra’ oltre a quello di residenza o vacanza ha in locazione almeno un’abitazione, e un ulteriore 30% è pronto a concederla in locazione nel futuro prossimo.

L’affidabilità economica dell’inquilino

Stabilità contrattuale o tipologia di lavoro in generale e assenza di pendenze di pagamento sono le caratteristiche considerate più importanti dai locatori.
La morosità e i ritardi nel pagamento dell’affitto sono problemi diffusi, con quasi 1/3 dei locatori che ha subìto fenomeni di morosità e il 13% degli affittuari che dichiara di aver saltato almeno un pagamento.
Stessa dinamica anche rispetto a ritardi nel pagamento dell’affitto.

Nonostante le difficoltà, circa il 50% dei locatori preferisce attendere prima di intraprendere azioni legali per la morosità, facendo emergere il profilo di un ‘proprietario tollerante’.
La percentuale di chi decide di procedere per vie legali aumenta però con il numero di abitazioni possedute.

Come ridurre le criticità?

Per ridurre le attuali criticità nel mercato degli affitti, l’asimmetria informativa tra locatori e locatari rappresenta una sfida significativa.
Per affrontare questa disparità, CRIF ha introdotto il servizio ‘Affittabile’, che permette all’inquilino di qualificarsi di fronte al proprietario di casa attraverso un documento che da un lato attesta il livello di affidabilità del soggetto nel rispettare gli impegni di pagamento, dall’altro identifica il canone medio mensile sostenibile.

L’interesse per questo servizio è elevato sia tra i locatori (80%), sia tra i locatari (41%), indicando una crescente consapevolezza dell’importanza della trasparenza e della fiducia nel mercato della locazione.

Deepfake: su X la disinformazione aumenta del 130% 

Nell’ultimo anno su X il volume della disinformazione generata dall’Intelligenza artificiale, in particolare le immagini deepfake relative alle elezioni, è aumentato in media del 130% al mese.

Sono alcuni dati emersi da uno studio pubblicato dal Center for Countering Digital Hate (CCDH), l’organizzazione no-profit britannica impegnata nella lotta all’incitamento all’odio e alla violenza online.

Sotto esame Midjourney, DALL-E 3, DreamStudio, Image Creator

Per misurare l’aumento del fenomeno (le ultime foto false riguardano Donald Trump con afroamericani, generate dai suoi sostenitori) lo studio ha esaminato i quattro generatori di immagini più popolari, Midjourney, DALL-E 3 di OpenAI, DreamStudio di Stability AI o Image Creator di Microsoft.
In particolare, il dato del 130% su X è scaturito dal numero dei commenti delle Community Notes della piattaforma, lo strumento grazie al quale gli utenti fanno osservazioni su post falsi e fuorvianti.

Tutte le aziende prese in esame, tra l’altro, hanno dichiarato ‘nero su bianco’ la volontà di attuare politiche contro la creazione di contenuti fuorvianti, e hanno aderito a un accordo tra i big della tecnologia per impedire che contenuti ingannevoli generati dalla AI interferiscano con le elezioni del 2024.

Nel 41% dei test effettuati i software hanno generato immagini fuorvianti

I ricercatori hanno affermato che gli strumenti di Intelligenza artificiale hanno generato immagini nel 41% dei test effettuati. I test riguardavano la generazione di immagini più suscettibili alle richieste relative a foto che raffigurassero frodi elettorali, come schede elettorali nella spazzatura, piuttosto che immagini di Biden o di Trump.

Secondo l’analisi, ChatGpt Plus e Image Creator sono riusciti a bloccare tutte le richieste quando sono state chieste le immagini dei candidati alle elezioni americane, mentre Midjourney ha avuto i risultati peggiori tra gli strumenti esaminati, generando immagini fuorvianti nel 65% dei test.

“Una sfida significativa per preservare l’integrità delle elezioni”

“La possibilità che immagini generate dall’Intelligenza artificiale servano come ‘prove fotografiche’ potrebbe esacerbare la diffusione di false affermazioni – affermano i ricercatori – ponendo una sfida significativa per preservare l’integrità delle elezioni”, riporta Ansa.

“Esiste il rischio molto concreto che le elezioni presidenziali americane e altri grandi esercizi democratici di quest’anno possano essere minati dalla disinformazione a costo zero generata dall’Intelligenza artificiale – dichiara Callum Hood, Head of Research del CCDHa TechCrunch, come si legge su DigiTech.News -. Gli strumenti di AI sono stati distribuiti a un pubblico di massa senza adeguate protezioni per impedirne l’utilizzo per creare propaganda fotorealistica, che potrebbe equivalere a disinformazione elettorale se condivisa ampiamente online”.

Mercato italiano cybersecurity: nel 2023 record di 2,15 miliardi

Nel 2023 il mercato italiano della cybersecurity ha raggiunto il record di 2,15 miliardi di euro, +16% rispetto al 2022.
È quanto emerge dalla ricerca dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection della School of Management del Politecnico di Milano.

Continua a crescere l’interesse delle aziende italiane per la cybersecurity, che si conferma la principale priorità di investimento nel digitale tra le imprese, sia Pmi sia medie e grandi organizzazioni. L’81% di queste ultime ha definito un piano di sviluppo strutturato in materia, con una strategia di lungo periodo.
Allo stesso tempo, il 74% delle grandi imprese italiane ha rilevato un incremento dei tentativi di attacco, e il 12% ha subito conseguenze tangibili derivanti da un incidente informatico.

Il 62% delle grandi organizzazioni ha aumento la spesa

Il rapporto tra spesa in cybersecurity e PIL in Italia si attesta allo 0,12% (0,10% nel 2022), un risultato che colloca ancora il nostro Paese all’ultimo posto nel G7, a grande distanza da Stati Uniti (0,34%) e Regno Unito (0,29%), nonché Francia o Germania (0,19%).
Il 62% delle grandi organizzazioni italiane ha comunque aumentato la spesa in cybersecurity, trainata dall’inserimento di nuovi strumenti (68%), maggiore attenzione dedicata dai board aziendali (62%) e la necessità di azioni di adeguamento normativo (43%).

Le aziende più piccole faticano a tramutare questo interesse in investimenti concreti, a causa delle risorse limitate e l’assenza di un’offerta di mercato che vada incontro alle loro specifiche esigenze. La spesa sostenuta dalle grandi imprese rappresenta infatti oltre tre quarti del mercato.

Il 56% ha introdotto strumenti di AI, ma solo il 22% li utilizza estensivamente

L’adozione di strumenti di AI da parte delle grandi imprese risulta ancora in uno stadio precoce: nonostante il 56% delle organizzazioni abbia introdotto strumenti e tecnologie AI in ambito cybersecurity, solo il 22% li utilizza in maniera estesa. 

Molte soluzioni di sicurezza tradizionale presenti da tempo sul mercato devono però ancora giovare dell’avanzamento tecnologico. Un aiuto, su questo fronte, potrà arrivare dalle startup. Nel mondo ne sono state individuate 167 che stanno sviluppando soluzioni di cybersecurity basate su AI, che hanno ricevuto complessivamente 2,4 miliardi di dollari di finanziamenti.
Le 7 startup italiane hanno raccolto in media circa 1 milione di dollari, contro poco più di 3 milioni a livello europeo e circa 18 milioni a livello globale.

La formazione resta una delle azioni prioritarie

Secondo il 71% delle grandi aziende le attività di formazione e sensibilizzazione dei dipendenti rappresentano una delle principali priorità di azione in ambito cybersecurity.
La quasi totalità delle grandi organizzazioni prevede già iniziative finalizzate ad accrescere la consapevolezza in materia, con piani di formazione che coinvolgono una porzione più o meno estesa dei propri dipendenti (77%).

Parallelamente, le aziende stanno cercando di rendere più robusti i team di cybersecurity: nell’ultimo anno si evidenzia una crescita del numero degli specialisti interni (51% delle aziende) e dei consulenti esterni (45%). La sfida, però, coinvolge l’intero sistema Paese. Da un lato, c’è una strutturale mancanza di competenze nell’utilizzo di strumenti tecnologici, dall’altro, un forte skill gap, che evidenzia una mancanza di circa 300.000 specialisti in ambito cybersecurity a livello europeo.

Più autisti, meno catering: così cambiano le richieste durante la Milano Fashion Week

La Milano Fashion Week è un evento che richiama ogni anno migliaia di visitatori da tutto il mondo, generando un notevole indotto economico. Nel 2023, secondo le stime di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, la kermesse della moda ha contribuito a generare oltre 70 milioni di euro.

La Fashion Week milanese, però, non solo ha aumentato le presenze in città, ma ha anche stimolato la richiesta di professionisti del settore. Lo mette in evidenza un report elaborato da ProntoPro, il marketplace per i servizi professionali.

Il driver è la figura più richiesta

Durante la Fashion Week, l’autista privato si conferma al primo posto tra i servizi più richiesti su ProntoPro: rappresenta il 61% delle richieste e registra un aumento del 34% rispetto al 2023. La richiesta di DJ è cresciuta dal 5% al 16%, posizionandosi al secondo posto, seguita dal servizio di catering che ha registrato un calo del 17,5%. Videomaker e fotografi per servizi fotografici completano la top 5, entrambi al 5%.

A Milano crescono i servizi legati alla mobilità

A Milano, città ospitante dell’evento, l’autista privato è il servizio più richiesto (63%), seguito dal fotografo per servizi fotografici (11%). A livello nazionale, il fotografo si trovava al quinto posto. Catering (9%) e videomaker (8%) occupano il terzo e quarto posto nella classifica milanese.

Milano e Roma catalizzano le domande di content creator

Le ricerche di professionisti nella creazione di contenuti visuali si concentrano principalmente su Milano e Roma durante la Fashion Week. Milano rappresenta rispettivamente il 15% e il 10,5% delle richieste nazionali per fotografi e videomaker. A Roma, le richieste di questi due servizi rappresentano il 20% e il 13,5% del totale nazionale.

Che budget serve durante la Settimana della Moda?

In termini di costi, durante la Fashion Week milanese, un autista privato parte da un minimo di 60 euro per gli spostamenti in città e 70 euro per i trasferimenti da e per l’aeroporto. Il catering ha un budget minimo di 40 euro a persona, mentre i makeup artist e parrucchieri hanno tariffe orarie che oscillano fra i 50 e i 65 euro. Fotografi (150 euro), DJ (180 euro a evento) e videomaker (300 euro a evento) hanno costi di partenza più elevati. Va ricordato che questi sono tariffari minimi e possono variare in base alle esigenze e al livello di esclusività richiesto.

Cosa fanno gli italiani sul web? Social e chat le attività preferite

L’accesso alla rete è diventato una parte integrante della vita quotidiana, con una la maggioranza degli italiani impegnati in varie attività online. Secondo l’ultimo Global Digital Report, pubblicato da We Are Social e Meltwater, il 94,7% degli utenti Internet (età 16-64 anni) utilizza servizi di chat e messaggistica, mentre il 94,3% partecipa attivamente ai social network.

I motori di ricerca sono al terzo posto, con l’80,7% degli intervistati che utilizza mensilmente Google e Bing. Lo shopping online si piazza al quarto posto, coinvolgendo ogni mese circa tre quarti degli utenti Internet, seguito dai servizi location-based come mappe e app per il parcheggio, utilizzati da oltre la metà degli intervistati.

Perchè si usa Internet?

Le ragioni principali dietro l’utilizzo di Internet sono “ricercare informazioni”, “rimanere in contatto con amici e familiari” e “guardare video, programmi TV e film”. Tutte queste categorie hanno registrato una crescita significativa, secondo il rapporto. La connessione con le altre persone e l’intrattenimento giocano un ruolo sempre più importante nelle attività online.

Complessivamente, l’utente medio di Internet ora trascorre 6 ore e 40 minuti online ogni giorno. Si tratta di un aumento di 4 minuti al giorno (+1%) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

I social media diventano uno spazio di intrattenimento

Oltre a esaminare le diverse piattaforme, il rapporto rivela che i social media sono sempre più uno spazio di intrattenimento. “Rimanere in contatto con amici e familiari” è la principale motivazione dietro l’uso dei social, ma il 38,5% degli intervistati afferma di utilizzarli anche per “riempire il tempo libero”. Questo indica che i social media stanno diventando tanto un mezzo di intrattenimento quanto un modo per connettersi.

TikTok e Instagram le piattaforme preferite  

Il rapporto evidenzia che il tipico utente dei social media utilizza in media 6,7 piattaforme al mese. TikTok spicca per il tempo medio trascorso dagli utenti, e con 34 ore al mese supera tutte le altre piattaforme social. YouTube è al secondo posto con poco più di 28 ore al mese. In termini di piattaforma “preferita” a livello mondiale, Instagram ha superato WhatsApp, diventando la scelta del 16,5% degli utenti Internet tra i 16 e i 64 anni, relegando WhatsApp al secondo posto con il 16,1%.

In sintesi, l’accesso alla rete si traduce principalmente in attività di chat, utilizzo dei social media, ricerca, shopping e servizi location-based, riflettendo la crescente importanza della connessione sociale e dell’intrattenimento nell’esperienza online delle persone.

I nuovi principi di corporate governance dell’OCSE

La corporate governance è considerata cruciale non solo per le singole aziende, ma anche per l’intero sistema nazionale.
I nuovi Principi di Corporate Governance dell’OCSE, adottati dal G20 e approvati nel settembre 2023, riflettono le nuove dimensioni della corporate governance, ponendo maggiore enfasi sulla sostenibilità e la resilienza delle imprese. 

I nuovi principi e la loro attuazione nel contesto italiano sono al centro di una guida di Assonime, l’associazione delle società per azioni, che analizza il ruolo del sistema di direzione e controllo delle aziende nel promuovere lo sviluppo del mercato dei capitali e la sostenibilità.
La guida evidenzia l’importanza dell’autoregolamentazione, sottolineando la flessibilità e la natura evolutiva di questa componente come elemento chiave di un solido quadro di governance, in linea con i Principi G20/OCSE.

Obiettivi e raccomandazioni

Questi principi sono stati elaborati con l’obiettivo di migliorare l’accesso delle società ai mercati finanziari, promuovono la trasparenza e la responsabilità nei confronti degli azionisti, e sostengono la sostenibilità e la resilienza aziendale.

Inoltre, i principi affrontano il ruolo crescente degli investitori istituzionali, promuovendo codici di stewardship e la disclosure dei conflitti di interesse. Contengono anche nuove raccomandazioni che riflettono l’importanza crescente del debito societario e il ruolo degli obbligazionisti nei mercati dei capitali.
In sintesi, mirano a creare un ambiente in cui le aspettative degli investitori evolute siano soddisfatte, favorendo la fiducia nei mercati finanziari e promuovendo la sostenibilità economica complessiva.

I punti chiave e la loro importanza per le aziende

I punti chiave relativi ai principi G20/OCSE e la loro importanza per le aziende sono standard internazionali, promozione della trasparenza, diritti degli azionisti e trattamento equo, responsabilità del consiglio di amministrazione, sostenibilità e CSR (responsabilità sociale e ambientale), accesso ai mercati finanziari, efiducia degli investitori.

I principi G20/OCSE offrono un quadro fondamentale per le aziende interessate a implementare pratiche di governance efficaci e adattate agli standard internazionali, migliorando così la loro reputazione, la fiducia degli investitori e il loro accesso ai mercati finanziari.
La flessibilità e la natura evolutiva dell’autoregolamentazione sono sottolineate come elementi chiave di un solido quadro di governance.

Il panorama italiano è allineato con gli standard internazionali

Secondo l’analisi di Assonime il sistema italiano mostra un elevato grado di allineamento con gli standard internazionali, specialmente grazie alla revisione ampia del Codice di Autodisciplina italiano del 2020, che ha adottato una visione ‘illuminata’ della corporate governance. In particolare, rispetto alla sostenibilità.

Tuttavia, viene sottolineato che una buona corporate governance è necessaria ma non sufficiente per raggiungere l’obiettivo più ampio di creare un mercato dei capitali in grado di sostenere la crescita, l’innovazione e la transizione verso un’economia sostenibile.

Il fenomeno deinfluencer: come rispondere e smascherare il marketing di massa

Il fenomeno dei defluencer sta prendendo sempre più piede sui social. È una nuova categoria di creatori di contenuti digitali in risposta al fenomeno influencer. Al posto di cavalcare i trend del momento i defluencer promuovono un consumo più sostenibile ed etico, e invece di sponsorizzare prodotti li criticano e si interrogano sull’impatto che questi possono generare sui comportamenti d’acquisto dei consumatori. 

Tra i deinfluencer più noti ed emergenti si può sicuramente annoverare Derek Guy, scrittore e commentatore canadese di moda, noto anche come ‘il ragazzo dell’abbigliamento maschile’ su X, ma anche Tanner Leatherstein o Andrea Cheong.
Insomma, i deinfluencer sono l’esatto opposto degli e delle influencer.  

Suggeriscono ai follower cosa non comprare

Citato anche da Bloomberg, in una serie di 27 post Guy ha spiegato la differenza tra un maglione di cashmere che costa 50 dollari e uno che potrebbe costarne fino a 5.000.
Guy sottolinea ovviamente che esistono grandi differenze in termini di qualità (morbidezza, elasticità, lunghezza del filato, longevità) tra i due capi, ma ne analizza l’impatto sull’ambiente e sul benessere degli animali.

Derek Guy sembra incarnare a tutti gli effetti il fenomeno dei deinfluencer, che sui social suggeriscono ai loro follower cosa non comprare, rifiutando le tendenze del momento, il consumismo sfrenato o le leggi imposte dal marketing di massa. Spesso i loro post e reel iniziano con la domanda: ‘Ne vale davvero la pena?’

Cosa c’è ”dentro” a una borsetta da migliaia di euro

Un altro esempio è quello di Tanner Leatherstein, i cui video dove smonta borsette da migliaia di euro dichiarandone il reale valore sono diventati virali su Instagram e TikTok.

Grazie alle sue doti di artigiano e la sua conoscenza dei pellami Tanner Leatherstein nei video che pubblica usa taglierini, solventi, forbici e lime per distruggere e sezionare ogni singolo componente degli oggetti in questione.
La domanda posta ai consumatori sé sempre la stessa: il prodotto vale davvero la cifra richiesta dal brand di lusso in oggetto?

Obiettivo: scoraggiare il consumismo sconsiderato 

Il fenomeno del deinfluencer non è nuovo al mondo dei social, riferisce Adnkronos, ma è emerso come trend circa un anno fa.
Anche Andrea Cheong, deinfluencer con oltre 390.000 follower su Instagram e TikTok, mostra come leggere le etichette di cuciture, fodere e materiali di abbigliamento e accessori esposti nei negozi.

In pratica, così come fa Guy, sui social Cheong tenta di scoraggiare il consumismo sconsiderato.
Insomma, chissà se anche in Italia alcuni consumatori non inizino ad avere una visione più critica e consapevole di quello che acquistano.

Turismo: con oltre 445 milioni di presenze il 2023 supera i livelli pre-Covid

Finalmente il turismo recupera i livelli pre-pandemia: l’anno appena passato dovrebbe infatti chiudersi con 445,3 milioni di presenze nelle strutture ricettive italiane (+8,1% rispetto 2022), una cifra superiore anche al periodo antecedente la pandemia. Nel 2019, infatti, le presenze turistiche erano state 436,7 milioni, circa 8,6 milioni in meno.
Il forte incremento dei turisti stranieri traina ancora la domanda, contribuendo in modo determinante a compiere il sorpasso sul 2019. Le presenze estere segnano +13,7% sul 2022, in valori assoluti si attestano a oltre 228,5 milioni (220,6 milioni nel 2019).

Più debole il rafforzamento del mercato italiano (+2,8%), per un totale di 216,8 milioni di pernottamenti (216 milioni nel 2019).
Emerge da un primo consuntivo sull’anno turistico 2023 condotto dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti.

Una ripresa difficile e a due velocità

Il movimento degli ospiti nelle strutture alberghiere è stimato in crescita del +9,3%, con le presenze turistiche che si attestano a 276,2 milioni, mentre l’extralberghiero si fermerebbe al +6,1%, con 169,1 milioni di pernottamenti.  

Ma per il settore è una ripresa difficile e a più velocità: il Sud e le Isole sono le aree che chiudono l’anno con i valori di più bassa crescita (+4,4%).
Si registrano, inoltre, aumenti sotto la media nazionale anche per il Nord-Est (+7%).
Per Nord-Ovest (+11,7%) e Centro (+10,4%) le stime riportano invece una crescita di oltre il 2% rispetto la media. 

Meno vacanze al mare più nelle città d’arte

Tutte le aree-prodotti registrano aumenti della domanda turistica, ma tra quelle più apprezzate nel 2023 conquistano il primo posto le strutture ricettive delle città/centri d’arte (+11,4%) e della montagna (+11,1%).
Stime altrettanto positive per le strutture attive nelle aree rurali/collina (+10,3%) e del termale (+10,2%).

Buoni, inoltre, i risultati anche per le località dei laghi (+9,6%) e ‘altro interesse’ (+9%), mentre nel corso dell’anno a frenare è il settore balneare. La stima riporta infatti la crescita più bassa dei flussi turistici (+3%), a causa della flessione, in particolare, della domanda italiana. 

Cosa accadrà nel 2024?

Sulle previsioni delle imprese ricettive per il primo trimestre 2024 emerge qualche elemento di incertezza. Instabilità geopolitica, crescita economica lenta nell’area euro e inflazione condizionano ancora la ripresa per il prossimo anno. Ma per il 59,6% degli intervistati la prima parte dell’anno dovrebbe caratterizzarsi con un trend di stabilità (nel primo trimestre 2023 la crescita media della domanda raggiunse il +30%).

Per il 19,7%, invece, le aspettative sono di un incremento dei flussi e il 20,7% circa prevede un decremento.
Gli imprenditori che hanno manifestato una preoccupazione maggiore sono quelli attivi nelle località marine e nelle aree rurali e di collina. Un po’ più di ottimismo traspare da parte delle imprese localizzate nelle città e centri d’arte. 

Bilancio 2023 e previsioni per il 2024: che anno sarà?

Il 2023 è stato il vero spartiacque tra il Covid e il post Covid. L’anno appena trascorso ha visto una notevole attenuazione dell’impatto della pandemia, poiché il virus ha gradualmente perso rilevanza nelle politiche governative e nelle menti delle persone.
La dichiarazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità il 5 maggio, che ha decretato la fine dell’emergenza legata al Covid-19, ha contribuito a questo cambiamento.

Aumentano le tensioni geopolitiche e i fenomeni meteo dirompenti

Anche se sul fronte sanitario le cose vanno meglio, nel 2023 si è verificata un’escalation delle tensioni geopolitiche, in particolare con l’invasione russa in Ucraina, che ha creato un clima di incertezza globale. A complicare ulteriormente la situazione, in ottobre, è scoppiato il conflitto israelo-palestinese.

Parallelamente, i fenomeni meteorologici sono diventati più imprevedibili e instabili, con un aumento delle temperature estive in molte parti del mondo, indicando un potenziale peggioramento del riscaldamento globale. L’incremento delle catastrofi naturali ha causato disagi diffusi, soprattutto in Turchia, Siria, Marocco e Afghanistan, rafforzando la consapevolezza della costante minaccia delle crisi ambientali.

Tecnologia, quanti cambiamenti 

Il 2023 ha portato cambiamenti radicali nel mondo della tecnologia, con OpenAI che ha rivoluzionato l’Intelligenza Artificiale, influenzando il modo in cui interagiamo con le macchine. Questa e quelle sopra esposte sono evidenze del sondaggio internazionale di Ipsos, che ha coinvolto oltre 25.000 persone in 34 Paesi.
L’analisi ha esplorato le percezioni del 2023 e le aspettative per il 2024 su economia, ambiente, sicurezza, società e tecnologia. Nel complesso, più della metà delle persone descrive il 2023 come negativo per sé e la propria famiglia, con una percentuale ancora più alta (70%) per il proprio Paese.

2024, sale l’ottimismo 

Guardando al 2024, l’ottimismo è in aumento, con il 70% delle persone nel mondo che pensa che sarà un anno migliore del 2023. In Italia, sebbene in crescita (59%), l’ottimismo è meno pronunciato rispetto ad altri Paesi europei.
Le preoccupazioni economiche persistono, con il 70% delle persone che prevede un aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse nel 2024. Tuttavia, si registra un modesto miglioramento nelle percezioni rispetto all’anno precedente.

Sul fronte tecnologico, l’opinione pubblica globale è divisa sull’impatto dell’Intelligenza Artificiale, con aspettative contrastanti su posti di lavoro, utilizzo dei social media e cambiamenti nella medicina.
La sicurezza mondiale nel 2024 è avvolta da incertezze, con una minoranza che prevede la fine della guerra in Ucraina. Cresce la preoccupazione per i rischi legati a un malfunzionamento dell’Intelligenza Artificiale, ma rimane stabile la percezione di un possibile impatto di un asteroide sulla Terra.

Il climate change fa paura

La preoccupazione per il cambiamento climatico è elevata, soprattutto in Italia, con la maggioranza che prevede un aumento delle temperature e degli eventi meteorologici estremi nel 2024.
C’è una crescente richiesta di interventi governativi per affrontare il cambiamento climatico, ma le opinioni sulla rapidità di adozione di misure più restrittive sono divise.