Gli italiani sono favorevoli al “tetto” al contante?

Il tema dell’abolizione del tetto ai pagamenti in denaro contante è un argomento molto discusso. Ma cosa ne pensano gli italiani? Lo ha chiesto Facile.it tramite un sondaggio condotto insieme agli istituti di ricerca mUp Research e Norstat. E dalle risposte degli intervistati emerge che il 62% dei nostri connazionali è favorevole al tetto, con il 24,2% degli stessi che indica nella cifra di 2.000 euro il punto dove porre il limite. La ricerca è stata svolta tra il 2 e il 4 novembre 2022 attraverso la somministrazione di 1.018 interviste CAWI a un campione di individui in età compresa fra 18 e 74 anni, rappresentativo della popolazione italiana adulta residente sull’intero territorio nazionale

Ma c’è chi è contrario e chi non ne sa nulla

A essere favorevoli al tetto sono principalmente gli italiani con età compresa fra 25 e 34 anni, il 64,2%, quelli con più di 65 anni, il 63,8%, coloro in possesso di un titolo di studio elevato, il 65%, e i residenti in comuni con un numero di abitanti compreso fra 10.000 e 30.000 (64%). Quanto a chi è contrario a porre un limite ai pagamenti in denaro contante, si tratta soprattutto individui con età compresa fra 55 e 64 anni (44,7%), chi possiede un titolo di studio fino al primo grado di istruzione (46,9%), i residenti nel Nord Est (38,5%, e 44,7% nel solo Veneto) e in comuni più piccoli, quelli con un massimo di 10.000 abitanti (38,9%). Una percentuale abbastanza rilevante, pari al 3,4% degli intervistati, ovvero 1.506.000 individui, dichiara però di non avere la più vaga idea di cosa sia il tetto ai pagamenti in denaro contante.

Le soglie: 1.000, 2.000 o 5.000 euro?

Si è discusso molto anche sull’entità del limite da imporre ai pagamenti. E Facile.it ha chiesto agli intervistati del campione a quale cifra porrebbero il limite ai pagamenti in denaro contante se fossero loro a scegliere. A questa domanda quasi un intervistato su 4 tra chi è favorevole (il 24,2%), indica come soglia ideale 2.000 euro, secondo il 22,1%, la cifra “giusta” è pari a 5.000 euro, e per il 19,6% il tetto massimo corrisponde addirittura a solo 1.000 euro.

Una misura utile alla lotta all’evasione?

Fra i sostenitori del tetto al limite di pagamento in contanti molti sostengono che si tratta di una misura utile anche al contrasto dell’evasione fiscale, e secondo quanto emerso dall’indagine, la pensano allo stesso modo il 56,2% degli intervistati. Mentre quasi uno su 3, pari al il 32,3%, ritiene questa azione non adatta a questo scopo.