Dal Nord Italia arriva quasi tutta la ricchezza del Paese

Quasi la metà del Pil, del gettito tributario, degli occupati nelle imprese private e degli investimenti complessivi del Paese è generata da sei regioni del Nord Italia: Liguria, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Inoltre, quasi il 60% delle esportazioni italiane viene realizzato in questi territori “che, ormai, si sentono in sintonia e integrati più con la Baviera o Francoforte che con Roma”, dichiara il coordinatore dell’Ufficio studi CGIA di Mestre Paolo Zabeo.

Oltre al taglio delle tasse e a una ripresa degli investimenti infrastrutturali, il Nord guarda quindi con particolare attenzione anche al tema dell’autonomia differenziata. L’auspicio, per la CGIA di Mestre, è che finalmente si gettino alle spalle le incomprensioni esplose negli ultimi mesi tra una parte del precedente esecutivo e i Governatori di Lombardia e Veneto.

La dimensione economica e occupazionale del Nord

Analizzando gli ultimi dati CGIA disponibili emerge che le sei regioni del Nord prese in esame producono complessivamente poco più di 721 miliardi di euro di valore aggiunto, ovvero del Pil, pari al 46,6% del totale nazionale. Le imprese private, invece, sono poco meno di 2 milioni, pari al 38,1% del totale in Italia, e occupano poco più di 8 milioni di lavoratori (48%). L’export ammonta invece a quasi 336 miliardi di euro, pari al 58,2% del totale, e gli investimenti fissi lordi realizzati sono stati poco più di 142 miliardi (49% del dato nazionale).

Tasse e infrastrutture

In Liguria, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia risiedono poco più di 23 milioni di abitanti, pari al 38,4% del totale nazionale. Da questi territori del Nord l’erario preleva oltre 256 miliardi di euro (pari al 46,1% del totale), e in queste 6 regioni sono presenti oltre 6 mila chilometri di rete ferroviaria (36,7% del totale) e quasi 3 mila chilometri di rete autostradale (42,2% del dato nazionale). Attraverso i Tir transitano su queste strade poco più di 460 milioni di tonnellate di merci all’anno (53,4% del dato Italia).

Ritardo sulla banda ultra larga

Oltre alle infrastrutture materiali, rivestono un’importanza strategica anche quelle immateriali che, sul tema della banda ultra larga, vedono il Nord ancora in forte ritardo. Se in Italia le unità immobiliari raggiunte dalla fibra ultra veloce sono pari al 58%, in Trentino Alto Adige la copertura è del 28,2%, in Friuli Venezia Giulia del 45,6% e in Veneto del 48,6%. Solo Lombardia e Liguria registrano incidenze di copertura superiori al dato medio nazionale: rispettivamente del 59,5% e del 74,9%. Questi dati sono ricavati dalle dichiarazioni degli operatori privati nella consultazione pubblica 2019 su fonte Invitalia-Ministero Sviluppo Economico.