Animali domestici, è boom di adozioni. Dopo la pandemia, il 50% delle famiglie ha un pet

Più tempo passato in casa e più solitudine. Di conseguenza un maggior bisogno di compagnia, allegria e affetto incondizionato. Sono queste alcune delle motivazioni alla base del boom di adozioni di animali domestici che si è registrato negli ultimi mesi e che una recente ricerca di BVA Doxa ha misurato. 
Innanzitutto, l’indagine che ha coinvolto 1.000 persone intervistate online decreta che nel nostro Paese il 50% delle famiglie possiede un pet. Di queste, l’11% ha accolto il proprio beniamino proprio nell’ultimo anno, sull’onda quindi di una sorta di “effetto pandemia”. 

Tante buone ragioni per prendere un pet

Tra le principali motivazioni alla base delle adozioni effettuate nell’ultimo anno, ci sono innanzitutto l’allegria (36%) che i pet portano in casa, la compagnia (33%), l’affetto incondizionato che riescono a trasmettere (29%). Un altro elemento importante è poi rappresentato dalle richieste dei figli. 
Proprio grazie agli animali domestici, infatti, i figli imparano a diventare più responsabili (7%) e riescono a colmare i momenti di vuoto (21%) legati al particolare contesto della pandemia. “L’ho regalato ai miei figli/al mio compagno/a perché è stato un anno difficile” è infatti una delle risposte date all’indagine.

Il gatto “batte” il cane

In base alla ricerca di BVA Doxa, gli animali più frequentemente adottati sono innanzitutto il gatto (50%) e il seconda posizione il cane (46%). Una novità, quest’ultima, visto che tradizionalmente il primo posto era detenuto da Fido e il secondo da Micio. Nella classifica seguono a grande distanza gli uccelli, in particolare cardellini, canarini, pappagalli, e le tartarughe, che si posizionano a pari merito al 7%. Criceti e conigli conquistano il 5% mentre il pesce rosso entra a far parte del 4% delle famiglie.

Chi sono i “new pet lover”

Dalla ricerca emerge anche l’identikit dei cosiddetti “new pet lover”, che sono in prevalenza donne e do età medio giovane, con il 40% tra i 25 ed i 44 anni.
Il livello di istruzione è medio, con il 60% di diplomate alla scuola media superiore. Tra le professioni, forte è la presenza di impiegate, ma anche di insegnanti, imprenditrici o commercianti. Per quanto riguarda la distribuzione geografica, l’area maggiormente coinvolta dal boom di adozioni è il Centro Italia, con una maggiore concentrazione nel Lazio, in Toscana e in Sardegna. Solitamente, il nucleo familiare è composto da 4 persone.  
Uno degli elementi che emerge nell’identikit, poi, è l’attenzione all’igiene, che comporta anche un  cambio di abitudini. Il 28%, infatti, ha dichiarato di aver diversificato e aumentato l’utilizzo di prodotti per mantenere gli spazi igienizzati e gli animali puliti per garantire la reciproca protezione.